Tutte le culture antiche consideravano l’uovo come simbolo della vita e della rinascita. Il Cristianesimo ha interpretato questa tradizione seguendo le Nuove Scritture.
L’origine delle uova di Pasqua
L’uovo di cioccolato ha origine dal Re Sole, Luigi XIV. Agli inizi del Settecento fu egli stesso a far realizzare dal suo chocolatier di corte un uovo di crema di cacao. Tuttavia l’usanza del regalare un uovo durante la Pasqua arriva direttamente dall’antichità, ossia dal Medioevo.
In alcune culture l’uovo era il simbolo di Terra e Cielo, che andandosi a unire formano un uovo, che va a rappresentare proprio la vita. Secondo gli Egizi, l’uovo rappresentava il fulcro dei 4 elementi. I Persiani, invece, erano soliti regalarsi uova proprio come simbolo di vita nuova.
Per quanto riguarda il Cristianesimo, il rito delle uova va ad affiancare l’interpretazione delle Nuove Scritture. L’uovo va a rappresentare perfettamente il significato della Resurrezione di Cristo. Nel Medioevo la tradizione dello scambio delle uova si diffonde in Germania. Qui si scambiavano uova bollite avvolte in foglie e fiori in modo da colorati naturalmente.
L’uovo Matrioska
È nata poi la tradizione dell’uovo Matrioska. Ciò accadde in Russia grazie all’orafo Peter Carl Fabergé (1846-1920). Egli fu incaricato dallo zar a preparare per la zarina un uovo decorato nel quale inserire poi altri due doni, ossia una riproduzione della corona imperiale e un pulcino dorato.
Quindi se oggi all’interno dell’uovo di Pasqua si trova un regalo lo si deve unicamente a Fabergé. Anche se le opinioni al riguardo sono discordanti. C’è infatti chi sostiene che tale tradizione arrivi dal Settecento, precisamente a Torino. Qui era usanza inserire dei doni nelle uova di cioccolata. Quindi il merito potrebbe essere proprio dei Piemontesi i quali sono proprio i maestri nell’arte del cioccolato.