Per i più piccoli e non solo ,l’arrivo del natale dei compleanni, è un qualcosa di tanto atteso in quanto significa ricevere dei regali.
I bambini amano scartare e vedere cosa nasconde ogni scatola a loro data durante i compleanni. Nel periodo natalizio, invece, l’usanza è quella i scambiarsi regali in modo reciproco. Ma, da dove nasce l’usanza di scambiarsi i regali? Scopriamolo insieme.
Le origini dello scambio
Secondo la tradizione, il dare e ricevere regali deriva dallo scambio delle strenne, ossia di rametti sacri che venivano scambiati tra gli antichi romani durante l primo giorno dell’anno ,ossia il primo gennaio. Questo aveva il compito di augurare abbondanza e prosperità.
Secondo la legenda l inizio di questa tradizione fu fatta dal re dei Sabini, lo stesso del Ratto delle Sabine, ossia Tito Tazio. Si narra infatti, che una volta egli chiede a tutti i suoi sbrani, di ricevere in dono un ramoscello di ulivo o di alloro raccolto al interno del bosco sacro della Strenia. Da qui prese il nome di scambio delle strenne.
Da questa richiesta, furono gli stessi cittadini a regalarsi a vicenda questi rami sacri. in seguito questa tradizione fu assorbita dai romani che la resero propria con alcune modifiche.
Lo scambio dei reali tra i Romani
Per i Romani, il momento propizio per dare e ricevere era la bella stagione, periodo nel quale si auspicava l’abbondanza dei raccolti. Da qui prese vita la tradizione natalizia dello scambio dei regali. I romani, oltra al classico scambio di rami d’abete, davano la possibilità agli schiavi di partecipare ai banchetti. Ognuno di loro si scambiava un regalo come segno di benevolenza.