Articolo in collaborazione con il team di: https://tecsaving.com/
L’ambiente di lavoro è, molto probabilmente, il luogo dove trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate. Che sia un ufficio, la nostra casa, uno studio, un magazzino o un capannone industriale è qui che viviamo almeno 8 ore dal lunedì al venerdì e, ovviamente, pretendiamo che sia confortevole.
Spesso quando si parla di “ambiente di lavoro ideale” si pensa solo a facilities e comfort a 5 stelle. L’area relax, una zona dove fare riunioni all’avanguardia, sale da pranzo con cucine annessi… Eppure, in tantissimi contesti lavorativi, mancano ancora delle condizioni di comfort molto più basiche, come la climatizzazione.
Soprattutto all’interno di grandi industrie, con magazzini e capannoni di centinaia o migliaia di metri quadrati, il solo pensiero di riuscire a climatizzare correttamente tutto lo spazio disponibile sembra una chimera. E così, tanti imprenditori, alzano le mani e fanno il minimo indispensabile. Questo, purtroppo, crea una serie di condizioni di estremo disagio per i lavoratori costretti a trascorrere quelle famigerate 8 ore al freddo o al caldo.
Parlare di benessere e di ambienti di lavoro ideale passa quindi sicuramente dal tema di HVAC, ma non è l’unico elemento da considerare.
HVAC, cos’è e perché è importante
HVAC è un acronimo inglese che sta per Heating, Ventilation, and Air Conditioning (Riscaldamento, Ventilazione e Aria Condizionata). Sotto questo grande cappello rientrano quindi una serie di concetti e tecnologie studiate proprio per garantire il benessere e il comfort lavorativo e che, oggi come oggi, risultano fondamentali.
Uno degli elementi più importanti dell’HVAC e che concorre alla creazione di un ambiente di lavoro ideale è sicuramente il controllo termico. L’installazione di sistemi di climatizzazione dell’aria studiati appositamente per raffrescare o riscaldare aree di grandi dimensioni significa mantenere una temperatura costante garantendo un’area di lavoro salubre, poco rischiosa per la salute umana e anche per i macchinari.
Questi concetti e queste tecnologie però non sono le uniche da tenere in considerazione quando si parla di ambienti di lavoro ideali. Bisognerebbe, infatti, farli lavorare in sinergia ad altri sistemi.
Cosa serve oltre all’HVAC per il benessere dei lavoratori?
Climatizzare, ventilare e temperare, come abbiamo visto, sono fattori importantissimi sul posto di lavoro, ma non sono gli unici.
- Controllo dell’inquinamento acustico. Un ambiente di lavoro al top è caratterizzato dal silenzio o da rumori al di sotto di determinate soglie di decibel.
- Controllo dell’illuminazione. Ogni area deve essere correttamente illuminata, sia da luce naturale che artificiale. Questo concorre a garantire la salute visiva e il benessere dei dipendenti.
- Qualità dell’aria. Utilizzare filtri Hepa, oppure di strumenti dotati di tecnologia della precipitazione elettrostatica, da integrare ai propri sistemi di climatizzazione significa garantire una salubrità maggiore alle aree di lavoro. Eliminando micro particelle di polvere o inquinanti la salute è preservata.
Ambienti di lavoro ideali: la soluzione completa
Già da questa semplice analisi risulta quindi chiaro che una soluzione completa che dia vita ad un ambiente di lavoro ideale deve essere composta da più elementi. I sistemi di HVAC sono la base, è ovvio.Integrarli poi con una corretta luminosità degli spazi, qualità dell’aria e silenziosità degli ambienti sarebbe quell’ulteriore step che farebbe letteralmente volare l’asticella del benessere dei lavoratori e, di conseguenza, del successo dell’azienda.