Le attuali leggi 2021 in vigore stabiliscono che è possibile installare una stufa a pellet in una casa condominiale. È però necessario che i proprietari rispettino determinate regole, ovvero il rispetto dei tempi di manutenzione nei tempi stabiliti e il rispetto della normativa inerente allo scarico dei fumi.
Solitamente si sceglie una stufa a pellet utile a riscaldare l’ambiente domestico soprattutto per i grandi risparmi sui consumi. Con l’istallazione di stufe a pellet sono previste delle detrazioni fiscali sulla spesa di acquisto che arrivano fino al 65%. Tuttavia per poter procedere con l’installazione è necessario che vengano rispettate determinate norme. Ma cosa prevedono queste norme? Scopriamolo insieme
Installazione stufe a pellet
Secondo la legge 2021 attualmente in vigore è possibile istallare stufe a pellet in case condominiali. Tuttavia, come detto anche in precedenza, è necessario rispettare delle determinate regole. Oltre alla manutenzione e alla normativa dello scarico dei fumi, è previsto il rispetto delle distanze di posizionamento della canna fumaria. Difatti lo scarico dei fumi può essere solo a tetto e non a parete, motivo per cui è necessario che vengano convogliati in un unica canna fumaria.
Anche la manutenzione è obbligatoria, e deve essere fatta almeno una volta l’anno, solitamente viene eseguita verso la fine della stagione invernale, momento in cui non si utilizza più questo sistema di riscaldamento.
Quali sono i vantaggi di una stufa a pellet?
Le stufe a pellet nell’ultimo decennio si son diffuse sempre di più proprio per i grandi vantaggi offerti. Ma quali sono? Innanzitutto le stufe a pellet vengono preferite proprio perché il pellet occupa meno spazio rispetto alla legna. Inoltre questa tipologia di stufa a un sistema di rifornimento automatizzato, ha un cronotermostato, garantisce un elevato potere calorifico e produce meno cenere.