Il Coronavirus ha portato con sé una serie di circostanze drammatiche, che si sono riflesse in molteplici aspetti della nostra vita quotidiana.
Dal punto di vista economico, infatti, le aziende sono andate incontro ad uno stop totale, che ha fatto sì che la crisi economica si abbattesse in maniera pericolosa ed ineluttabile sulle famiglie degli italiani.
Dal punto di vista lavorativo, invece, sono tante le attività che sono state costrette ad abbassare le saracinesche per non contravvenire a quelle che sono state le misure contenitive poste in essere dal governo; bar, ristoranti e tavole calde sono state impossibilitate a portare avanti il proprio lavoro, al fine di rispettare le misure governative.
Tuttavia, per cercare di non fermare il processo produttivo, negli ultimi mesi è andato molto di moda lo smart working, ossia quella tipologia di lavoro che consente al settore impiegatizio di lavorare da casa, continuando così a percepire lo stipendio ed evitando di interrompere del tutto il processo lavorativo.
Come è facilmente intuibile, un’alternativa del genere richiede una serie di accorgimenti per far sì che lo smart working possa funzionare a trecentosessanta gradi.
Lavorare in Smart Working
Se la quarantena ha causato innumerevoli problemi, è anche vero che però ha fatto sì che venissero scoperte alcune circostanze praticamente sconosciute; nello specifico, infatti, lo Smart Working è stato al centro di un processo rivalutativo non indifferente, portando alla luce una serie di vantaggi davvero interessanti.
E’ pacifico affermare, infatti, che attraverso questa particolare tipologia di lavoro, ci sono stati diversi vantaggi, come ad esempio:
- un abbassamento dell’inquinamento, grazie al fatto che lavorando da casa gli spostamenti in auto o in bus si sono praticamente azzerati;
- dipendenti più rilassati ed un aumento della produttività, grazie al fatto che questi operano in un contesto sereno, ossia la propria abitazione;
- meno spese logistiche e tecniche a carico delle aziende.
Tuttavia, è anche vero che la totale assenza di contatti umani tra colleghi potrebbe portare, a lungo andare, ad un deterioramento della capacità di stringere rapporti interpersonali.
L’importanza di una connessione veloce in Smart Working
L’importanza di una connessione che risponda a tutte le esigenze è assolutamente indispensabile: attraverso internet, infatti, viene veicolato praticamente tutto il lavoro; è assolutamente fondamentale, quindi, munirsi di un’adeguata connessione, al fine di riuscire sempre e comunque ad espletare il proprio lavoro nella maniera più consona possibile.
Nello specifico, infatti, grazie agli innumerevoli passi in avanti posti in essere dalla tecnologia, è possibile sempre e comunque beneficiare di un collegamento internet veloce e stabile.
Che si tratti di una linea ADSL, o meglio ancora di una connessione con tecnologia a fibra ottica (l’installazione di quest’ultima, tuttavia, prescinde totalmente dai singoli comuni di residenza dove l’amministrazione si occupa di pubblicare apposito bando per l’inizio dei lavori), lavorare da casa è possibile, grazie soprattutto alle innumerevoli offerte che quotidianamente i gestori propongono ai clienti, coniugando così in un solo colpo tutti quelli che sono i crismi i di utile e dilettevole.
Quanti giga potrebbero servire lavorando in Smart Working
Una domanda che potrebbe nascere spontanea, a questo punto, è:” quanti giga sono necessari per lavorare in Smart Working?”.
La risposta ad una domanda del genere, fortunatamente è abbastanza immediata: a causa dell’emergenza sanitaria, infatti, sono tanti i gestori che si sono mossi a favore di questo particolare fenomeno lavorativo, proponendo promozioni che ammontano anche fino a 100 giga mensili, cifre che si configurano sicuramente come ottime considerata la mole di lavoro cui gli impiegati devono far fronte ogni giorno.
Grazie a questa tipologia di lavoro, dapprima definibile di nicchia, sono tante le persone che hanno potuto effettivamente continuare la propria attività, facendo così in modo di contribuire al prosieguo del proprio lavoro.
Anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione è stato proposto lo Smart Working: molti uffici, sia di amministrazioni locali che di amministrazioni centrali, hanno adottato il metodo dello Smart Working, così da cercare di non bloccare la macchina amministrativa italiana.
In definitiva, quindi, lo Smart Working è sicuramente un metodo di lavoro da tenere in considerazione anche per il futuro, grazie soprattutto agli innumerevoli vantaggi ambientali, psicologici ed economici che comporta.
Sebbene il fattore internet possa scoraggiare, a causa dei giga necessari per poter adoperare questa tipologia di lavoro, è anche vero che la solidarietà che ha contraddistinto le persone in un periodo così difficile ha fatto sì che i gestori proponessero delle offerte decisamente vantaggiose, così da coadiuvare quanto più possibile il processo produttivo in un frangente storico, sociale, economico e politico così delicato.
Poste in essere siffatte premesse, dunque, è possibile affermare che lo Smart Working assurge completamente alla dignità di lavoro alternativo, coniugando sia l’efficienza che la funzionalità.
Se sei interessato allo smart working, leggi l’articolo di approfondimento su Team Eis.